Torniamo a parlare di sicurezza informatica e continuità operativa, tema che abbiamo già affrontato raccontando del ruolo cruciale del piano di Disaster Recovery e di due non trascurabili aspetti: il RTO (Recovery Time Objective) e il RPO (Recovery Point Objective).
Oggi approfondiremo ulteriormente questo tema concentrandoci sull’High Availability (HA) e sulla sua importanza nel garantire la resilienza delle infrastrutture informatiche.
L'Infrastruttura che non si ferma mai
Immaginate un mondo dove i guasti hardware, i blackout e addirittura l’iconica ruspa che trancia i cavi in fibra per internet non sono più motivo di preoccupazione durante le vostre operazioni quotidiane. Questo è l’obiettivo dell’High Availability, un concetto che trasforma la continuità operativa da ipotesi o desiderio a realtà.
Perché questo sia possibile l’HA si basa sul concetto di ridondanza, ovvero ogni componente critico dell’infrastruttura è replicato in modo che, in caso di guasto, un altro componente prenda immediatamente il suo posto. È come avere una rete autostradale con percorsi alternativi altrettanto veloci pronti ad essere imboccati in caso di un incidente.
Immaginiamo di avere un’infrastruttura semplice così composta: server, switch di rete, firewall e connessione in fibra. Ogni componente, se non ridondato, rappresenta un “Single Point of Failure“, un punto debole che potrebbe compromettere l’intera operatività del sistema.
In un anno, infatti, potrebbe succedere che ci siano dei blackout con tempi variabili, si potrebbe fermare il server o lo switch a causa di un guasto hardware, la fibra e il firewall potrebbero subire dei guasti tecnici con relative disconnessioni.
L’HA interviene identificando questi punti deboli e implementando misure di protezione per garantire che l’operatività del sistema non venga interrotta, non sia quindi vulnerabile o, in gergo tecnico, non sia soggetta a downtime.
Nell’esempio da cui siamo partiti l’High Availability si raggiunge se:
- ogni singolo componente ha una o più ridondanze (Es. doppio UPS+gruppo elettrogeno)
- vengono monitorati costantemente i sistemi per evitare guasti doppi di componenti ridondati (telemetria)
- sono implementate politiche di bilanciamento e failover/failback
- vengono fatti test periodici di down di ogni Point of Failure
Inevitabilmente le infrastrutture totalmente in HA hanno costi più elevati, oltre a necessitare di personale dedicato e formato per la loro gestione. Questo è vero però se non avete considerato il Cloud!
Il Cloud: una risorsa per tutti
L’High Availability è fantastica, risolve tutti i nostri problemi di affidabilità. D’altronde l’abbiamo pagata una fortuna!
Ma cosa succede se non disponiamo delle risorse necessarie per implementarla o del personale dedicato per gestire un’infrastruttura così qualificata e altamente affidabile?
Qui entra in gioco il cloud computing. Con il Cloud, possiamo accedere a sistemi progettati con l’HA già integrata, senza doverci preoccupare della loro gestione. È come noleggiare una macchina anziché doverla acquistare e occuparsi della manutenzione.
Soprattutto possiamo scegliere il servizio adeguato alle nostre esigenze, adeguandolo nel tempo in caso di maggiori o minori esigenze. Sono disponibili vari livelli di uptime garantito (SLA), così come la possibilità di utilizzare ridondanze locali (su stesso datacenter) o geografiche (su datacenter diversi) e di scalare la potenza di calcolo e di memoria in pochi click.
L’High Availability non è solo un concetto tecnico per gli addetti ai lavori, ma una componente essenziale per garantire che le operazioni aziendali non vengano interrotte da eventi imprevisti. Grazie alla ridondanza, al monitoraggio costante e alle politiche di bilanciamento e failover, possiamo costruire e avvalerci di infrastrutture che resistono a qualsiasi sfida. Grazie al supporto della tecnologia Cloud, queste soluzioni diventano accessibili a tutte le aziende, indipendentemente dalle loro risorse interne o dalle loro dimensioni.
La continuità operativa è alla portata di tutti, e insieme possiamo costruire un futuro senza interruzioni.
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