Il 31 Marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization o WHO) ha emesso un documento ufficiale contentente le linee guida per la gestione dell’epidemia Coronavirus nel settore alberghiero.
Dall’accoglienza in reception, alla pulizia e sanificazione, buffet, servizi di ristorazione, gestione del personale e ospitlità senza rischi. Come cambia e cambierà l’operatività negli hotel e nelle strutture ricettive a seguito dell’attuale situazione sanitaria?
L'attesissima riapertura: tra nuove norme e buon senso
Le linee guida del WHO dovranno essere seguite alla lettera quando hotel e strutture ricettive potranno riaprire al pubblico, ma è importante strutturare da subito il piano d’azione per la ripartenza.
Il turismo e il mondo dell’accoglienza per come lo conosciamo subiranno un profondo cambiamento, per questo è necessario prendere confidenza con le nuove misure di sicurezza sin da oggi.
Gestori, direttori e manager, quando l’emergenza si sarà attenuata e i flussi inizieranno gradualmente a ritornare, dovranno dotarsi di alcuni strumenti per gestire operativamente e monitorare la propria attività in relazione ai rischi di contagio.
Direzione e gestione della struttura ricettiva: come convivere con il virus
Piano d’azione, mobilitazione di risorse e supervisione
È altamente consigliato alle strutture ricettive di preparare un piano d’azione, in accordo con le autorità sanitarie e in conformità con le leggi in vigore, con l’obiettivo di prevenire nuovi casi, gestire in modo corretto i casi sospetti, ridurre i rischi tra gli ospiti e il personale. Il piano d’azione dovrebbe includere la fornitura di attrezzature e procedure necessarie, oltre che la sua verifica frequente e rivalutazione in caso di un cambiamento della situazione a livello nazionale o locale o all’esperienza pratica.
L’OMS consiglia inoltre di tenere un registro in cui annotare le misure attuate, ad esempio: data, luogo, sanificazioni e disinfettanti usati, personale in servizio e altri dettagli che possono essere annotati e riutilizzati in seguito per rivalutare e migliorare il proprio piano di azione.
Comunicazione
È necessario stabilire una politica di informazione sia interna alla struttura ricettiva che nei confronti degli ospiti e fornire linee guida allo staff su come dovrebbero comunicare il piano di azione agli ospiti e le altre parti interessate.
Tra gli strumenti di comunicazione, viene raccomandata l’affissione di volantini e poster, in diverse lingue, con informazioni sul COVID-19 (contatti di emergenza, numeri di telefono e contatti di autorità locali, centri medici e ospedali, etc.) e sulle pratiche igieniche di base (lavaggio delle mani, comportamenti da tenere all’interno della struttura ricettiva e nei vari ambienti).
Formazione e informazione
Di fondamentale importanza è anche la formazione dello staff sulle misure adottate nella struttura e che potrebbero proteggere la loro salute e quella degli altri. Viene suggerito di fare dei “breefing” periodici per informare a proposito delle misure protettive di base contro il COVID-19 e il riconoscimento di sintomi sospetti.
Misure di distanziamento sociale, pulizia delle mani e igiene respiratoria
Come forma di ospitalità e cura della loro salute l’OMS consiglia di ricordare agli ospiti le misure più efficaci per limitare la diffusione di Covid-19, anche se probabilmente avranno già familiarità con queste misure:
Distanziamento sociale: evitare abbracci, baci, strette di mano con gli ospiti e membri dello staff. La distanza minima consigliata è di un metro e si consiglia di evitare o tenere quanto più a distanza chiunque tossica o starnutisca.
Igiene delle mani: lavarsi le mani in modo frequente e accurato, possibilmente con detergenti a base di alcol, oppure acqua e sapone. La disinfezione è fortemente indicata dopo lo scambio di oggetti (denaro, carte di credito) con gli ospiti.
Comportamenti corretti in caso di tosse e starnuti: coprirsi con il gomito, o preferibilmente con un fazzoletto monouso (che deve essere poi gettato immediatamente).
Monitoraggio di ospiti che potrebbero essere malati.
Nel rispetto delle normative in materia di protezione dei dati personali è fortemente consigliato monitorare gli ospiti che presentano problemi di salute, tramite osservazione e altri strumenti come ad esempio un questionario sullo stato di salute dell’ospite.
La diretta online sulla Legge 81 e la sicurezza sul lavoro
Insieme a Michele Barbi, esperto nella consulenza in campo Governance, Compliance e ICT, martedì 21 Aprile abbiamo raccontato come affrontare la situazione Covid nelle strutture alberghiere e di come tutelare la sicurezza dei lavoratori, secondo le disposizioni della Leggi 81.
Durante il webinar sono emerse davvero molte domande a cui abbiamo risposto consultando e prendendo come modello il documento sulle Linee Guida redatto dall’OMS sulla gestione
del COVID-19 nel settore Alberghiero.
Per informazioni sempre aggiornate vi invitiamo a consultare il sito web dell’OMS COVID-19.